Lettori fissi

martedì 11 febbraio 2014

Art Journal "poesia"

Ciao a tutte! Oggi sono tornata con una pagina di Art Journal per la sfida di Scrappin' Sisters Poesia.
Grazie a questa sfida ho rispolverato i ricordi della letteratura studiata alle superiori cercando la poesia che mi aveva colpito di più, ed ho ritrovato "Il sabato del villaggio" di Giacomo Leopardi. Sono andata sul web a rileggerla e devo dire che l'ho riscoperta riflettendo sul suo bellissimo significato che forse a 16 anni non avevo la maturità sufficiente per assimilare. Mi ha colpito in particolar modo l'invito di Leopardi a godere dell'infanzia, che come il sabato passa veloce, lasciando il tempo alla domenica, la vecchiaia della vita...che passa veloce..portandosi via i tempi lieti. Bene...dopo questo ripasso passo alla mia pagina di Art J, ho voluto riprodurre la donzelletta che si adorna il petto e i capelli in vista della festa del sabato del villaggio, riportando i colori dell'imbrunire e del calare della sera, colori e sensazioni che mi ha suscitato il bellissimo testo!
Se vi va di leggerlo...ve lo riporto qui sotto! ..Lo so...è lunga ma vale la pena leggerla! <3

La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo. 
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno. 
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave. 


Ed ecco la mia interpretazione della donzelletta:



Spero di aver interpretato bene le mie sensazioni e sopratutto di non avervi annoiato con la parentesi letteraria! Grazie a tutte dell'attenzione.

Un bacione dalla vostra sognatrice Silvia

Con questa pagina partecipo alla sfida di Scrappin' Sisters POESIA



4 commenti:

  1. Giacomo Leopardi lo amo fino allo struggimento. E' per me il più alto esempio della poesia in generale non solo di quella italiana. Lo ho amato da che mi ricordo. E custodiscon gelosamente un libro dei Canti che mia mamma sedicenne regalò a mio padre....era il suo poeta preferito (di babbo). Leopardi no è affatto pessimista come si crede, ma si struggeva allo scandire inesorabile del tempo. La tua pagina è molto bella. E molto bella la poesia che hai scelto anche se non è la mia preferita in assoluto.....

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  2. PS: ovviamente grazie di aver partecipato a scrappin sisters :)

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  3. Melania, credo anche io che Leopardi sia il migliore in assoluto. Le sue poesie sanno suscitarmi emozioni che nessun'altro poeta mi suscita! ...E anche io mi struggo allo scandire inesorabile del tempo ahimè!! Sono felice che la mia scelta ti sia piaciuta!

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  4. ahhhh... il leopardi! E chi non lo ha amato??? parla un linguaggio semplice, esprime concetti che gli adolescenti acquisiscono come propri.... (in quanto incapaci (io almeno lo ero) ad esprimere autonomamente i propri ...turbamenti). Ma racconta di ieri e di domani.... la vecchierella ricorda, la donzelletta aspetta, la gioia arriva solo quando termina il dolore - nella quiete...- Insomma... non parla con speranza o piacere del presente.
    Lo ho amato, come voi, ma adesso mi sento distante dal suo pensiero. Ciònondimeno trovo favolose le tue due pagine Silvia, una interpretazione perfetta delle rime scelte e una raffinata rappresentazione artistica.

    <3

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